domenica 2 febbraio 2014

Etosha National Park - Passeggiando nei giardini del Signore

Passeremo 4 giorni all'interno del parco e ahimè gli avvistamenti saranno piuttosto deludenti. D'altra parte eravamo coscienti che il periodo delle piogge non è il migliore per i safari, ma mai avrei creduto fino al punto di non vedere nemmeno un elefante! Non mancano di certo le antilopi; in Namibia quella più numerosa è l' Antilope Saltante (Springbok).

Antilope all'Etosha National Park
Antilope all'Etosha National Park

Orici, Zebre e Giraffe sono numerosi e onnipresenti, anche gli Sciacalli con i loro bei musetti furbi si vedono abbastanza facilmente. Ma per il resto, nulla, sembra ci sia in atto uno sciopero nella savana!

Zebre all'Etosha National Park
























Inizialmente restiamo spiazzati perché le nostre esperienze sudafricane ci hanno regalato bellissimi avvistamenti anche se fatte in pieno periodo delle piogge, ma nei giorni a venire, imparando a conoscere l' Etosha ne capiamo il motivo, o perlomeno crediamo di averlo capito...

Giraffe all'Etosha National Park






















Il parco Etosha ha una superficie di 23000 kmq, circa 3000 kmq più grande del Kruger National Park, ma la rete stradale è molto meno capillare. C'è una strada principale che lo attraversa per tutta la sua lunghezza da est a ovest, posizionata a sud del pan e che lo costeggia. Più una serie di strade minori, tutte a sud della strada principale. Quindi 2/3 della superficie del parco restano inaccessibili.
Ora, il mio lato animalista e rispettoso della natura ne è felicissimo, gli animali sono liberi di fare la loro vita senza interferenze umane ma, il turista ed il fotografo che sono in me ne restano mortificati e delusi.
Gli avvistamenti in questo splendido parco avvengono principalmente alle pozze, numerose e ben posizionate. Ma complici gli acquazzoni degli ultimi giorni in questo momento l'Etosha sembra essere diventato un unico immenso acquitrino e così anche le pozze più famose restano vuote.

Sciacalli all'Etosha National Pak























Ed è proprio con un bel temporale africano che il campo di Okaukuejo ci dà il benvenuto. Facciamo giusto in tempo a montare le tende (questa notte campeggio) che il primo acquazzone arriva nero e brontolone.
Finisce in un attimo e così ci mettiamo a preparare tavola e braci per la cena, ma facciamo solo in tempo a cuocere la carne e per mangiare ci dobbiamo rifugiare nella lavanderia!
Si va a nanna presto, le giornate nei parchi sono scandite dai ritmi della natura, e questa notte sarà la più bella di tutto il viaggio, i leoni hanno ruggito senza sosta, quasi a volerci far sentire ancor più in Africa.
Ci alziamo al crepuscolo per andare alla ricerca dei leoni che non riusciremo a trovare, e lentamente raggiungiamo il campo di Halali, tappa della terza notte. Il campeggio di Halali è davvero carino, cerchiamo una posizione asciutta perché ci sono diverse pozzanghere in giro. Un bell' albero a farci ombra e un bello spiazzo abbastanza alto nel caso piova. Verso le 17.00 il bivacco è pronto, mentre i nostri amici riposano in tenda io e Andrea facciamo una capatina alla pozza sperando in qualche avvistamento.
Niente, il nulla assoluto, ritorniamo sui nostri passi mentre inizia a piovere e in un attimo si scatena un bel temporale, nemmeno mezz'ora d'acqua e le tende si ritrovano in ammollo, urge spostarle!!!
Di nuovo cerchiamo un posto asciutto e ovviamente ancora più alto e passiamo alla preparazione della cena, anzi, passano, perché io me ne vado a fare una doccia. Quanto tempo ci vuole per fare una doccia? 5 minuti? Mettiamo 10 minuti, sono stata lunga....esco dalla doccia e mi accorgo che è arrivato un nuovo temporale, ok, aspetto che smetta, tanto sono così veloci i temporali africani!!! Passerò lì dentro 2 ore, durante le quali si scatenerà il finimondo, il vento è fortissimo e piega gli alberi in modo impressionante, per non parlare degli scrosci di pioggia che fanno pensare al getto di un idrante.

Temporale alla pozza di Okaukuejo


































Ovviamente all'inizio sono tranquilla, con passare del tempo però comincio a pensare a dove possono essere Andrea e i nostri amici, questo non è un normale temporale è molto più violento. Intanto il tempo passa e senza orologio non ho la più pallida idea di che ora sia, non so bene cosa fare, se restare al riparo in bagno o se buttarmi sotto il diluvio per rintracciare gli altri.
Penso che non finisce mai, l'istinto mi fa dire basta, per favore basta, come facciamo se continua così, la situazione sta diventando davvero preoccupante, il pensiero va agli alluvionati di casa nostra, a cosa possono aver provato nel vedere salire l'acqua in casa e non poter fermare la pioggia!! Io tuttalpiù perdo quello che ho nelle valigie...
E quei poveri animali là fuori? Bagnati fradici e al freddo, con il vento che, il freddo, lo fa sentire ancora di più. E tutti i loro cuccioli? Chissà quanti non riusciranno a superare la notte. Si chiama selezione naturale, giusto? Ma io ci soffro.
Cerco di restare sulla porta dell' edificio per sbirciare in direzione delle tende e vedere se riesco a capire com'è la situazione fuori, ma la visibilità è pressoché nulla! E' così che a un certo punto vedo venire nella mia direzione una figura che riconoscerò come Andrea solo quando si troverà a pochi passi da me. In pantaloncini e senza maglia, fradicio....
- Ma cosa fai in giro sotto sta roba? -
- Cosa faccio? Ci stavano volando via le tende, siamo dovuti correre a ripichettarle, non so se terranno. Il campeggio è un lago, sono preoccupato per le macchine fotografiche, gli zaini sono in tenda e rischiano di bagnarsi... -
Andrea sta visibilmente tremando, lo faccio infilare in doccia per scaldarsi e gli metto l'unica cosa asciutta che abbiamo, il mio accappatoio. Con il suo arrivo imparo anche l'ora, sono ormai le 20.00, bisogna assolutamente decidere il dafarsi. E' assodato che non possiamo dormire in tenda, il temporale ha finalmente perso d'intensità, ma cosa potrà succedere durante la notte? Inoltre il campeggio si è trasformato in lago!
Per prima cosa bisogna recuperare le valigie ed il resto nelle tende e andare alla reception per vedere se c'è ancora disponibilità di bungalows.
Andrea si rimette i pantaloni bagnati e mi dice di aspettarlo lì, è inutile che mi vada a bagnare pure io...
Si ributta sotto la pioggia e raggiunge l'auto per recuperare tutto ciò che abbiamo nelle tende con l'aiuto di Marco; passa alla tettoia dove si ripara Tella e infine raccoglie me, che finalmente lascio i bagni...cominciavo a credere di doverci passare la notte!
Girare per il campo è piuttosto difficile, è tutto allagato e non si capisce dove possono finire le ruote, non vorremo mai finire in piscina...
Andrea torna per l'ennesima volta sotto all'acqua per fare strada; in alcuni punti l'acqua gli arriva alle ginocchia, in realtà sotto all'acqua ci siamo tutti visto che in auto piove allo stesso modo....è così che scopriamo di aver noleggiato un colabrodo!!!

Self Safari Etosha National Park























Alla reception ci assegnano un bel bungalow e la serata finisce in grigliata, brindisi e balli!
Giornatina intensa, che ne dite!!!
Fortunatamente ho pianificato l'itinerario in modo da intervallare sistemazioni comode al campeggio, i prossimi due giorni alloggeremo al Dolomite camp, lussuoso ed esclusivo campo tendato posizionato in una porzione del parco Etosha accessibile solo se ospiti del lodge.

Campo Dolomite-Etosha National Park
Tramonto africano all'Etosha National Park





















Per arrivarvi attraversiamo 3/4 della lunghezza del parco, 240 km di paradiso, è un continuo susseguirsi ed alternarsi di boschi di mopane, savana di erba (veld), savana di cespugli (bush), pozze circondate di sassaiole bianche. Sembriamo bambini che non hanno mai visto nulla, le esclamazioni di stupore e gioia davanti a questa bellezza si sprecano, e il pensiero che ci accomuna è che sì, Dio esiste.
E' tutto questo, è in tutto questo, noi stiamo semplicemente passeggiando nei suoi giardini.

Panorama-Etosha National Park

Savana-Veld-Etosha National Park

la depressione chiamata Pan-Etosha National Park



4 commenti:

  1. anche se lo spirito da visitatore dovrebbe esserne deluso, le foto sono semplicemente spettacolari! complimenti Bea :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' la Namibia che è spettacolare, le foto vengono da se ;)

      Elimina
  2. Complimenti bellissimo blog...l'africa è uno dei miei sogni nel cassetto......Foto meravigliose!!!!!!

    RispondiElimina
  3. Che gentile Carla, benvenuta nel mio mondo. Ti auguro di riuscire un giorno a togliere questo sogno dal cassetto, chissà che non ti aiuti io :) Intanto spero di farti buona compagnia con i miei racconti e le fotografie mie e di mio marito. Le nostre foto le puoi vedere anche qui www.amphotographer.net
    Buona serata e sereno fine settimana.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.