mercoledì 10 aprile 2013

Viaggio in Irlanda....in moto! (e l'avventura continua...)


Sarà una giornata molto lunga, avremo modo di constatare che le famose quattro stagioni in 24 ore dell’Irlanda esistono davvero, anzi per noi daranno il meglio e si presenteranno nel giro di 12 ore.  Il check-in del traghetto chiude alle 06,15, è vero che ci vogliono cinque minuti per arrivarci, ma fra svegliarsi, vestirsi e caricare la moto un’oretta ci vuole….quindi sveglia alle 05,00.  Mentre attendiamo l’imbarco la nostra amica pioggerellina ci viene a trovare, per fortuna che sul traghetto si può fare colazione, perché all’ hotel non ci hanno proposto nemmeno un cestino con qualche dolcetto. Meno male che come sempre saliamo per primi perché scatta la corsa al posto comodo, cerchiamo una posizione dove poterci stendere, all' arrivo a Dublino ci attendono circa 420 km per arrivare a destinazione, meglio dormire un altro po’, una cioccolata calda e biscottini coccolano i raiders assonnati.   Tutti i presenti sono stranamente silenziosi, la levataccia non la sentiamo solo noi…saranno tre ore sonnolente per tutti.Alle 10,00 arriviamo a Dublino e ci mettiamo in marcia: pioggia, temporale, sole, caldo, freddo. Ci accompagnerà di tutto in questo tragitto, dove attraversiamo l’isola verso sud, diretti alla penisola di Beara. Imbocchiamo l’autostrada che in tre orette ci porterà all’ altezza di Cork lasciandoci alle spalle scene di vita rurale, dove le padrone di casa sembrano essere le onnipresenti vacche irlandesi, qui più numerose delle pecore, regine incontrastate dei pascoli costieri. Anche se la strada scorre non possiamo non notare le belle colline verdi tappezzate di pascoli intervallati da case, chiese e…. rovine o saranno ruderi? Alla periferia di Cork ci fermiamo a fare uno spuntino mentre Gajendra richiede il pieno, in Irlanda tutti i distributori sono accompagnati da zone ristoro ben organizzate quindi è facile fare entrambe le cose senza perdere troppo tempo. Qualche chilometro più avanti lasciamo l’autostrada per la R 585, abbiamo ancora 140 km di strada da “macinare”, ma che spettacolo. La strada normale è sempre più  divertente, quando poi arriviamo a Glengarriff e imbocchiamo la R 572 del “Ring of Beara” sembra di entrare in un’altra dimensione. Questa è l’Irlanda che ci piace, brughiere d’erica, pochissime case e solo il rumore del vento.Veramente il rumore della nostra moto rovina un tantino il quadretto, ma quando finalmente arriviamo a destinazione e la mettiamo a nanna (sperando non si sia offesa) lo spettacolo è impareggiabile.Il b&b che ho scelto e ancora meglio di quello che mi aspettavo, risulterà uno dei migliori della vacanza. Come pensate che sia il tempo? Da Glengarriff a qui ha sempre piovigginato e ora, a metà pomeriggio inizia a scendere la nebbia, in realtà sono nuvole che il vento spinge dal mare verso la costa e, a differenza della nebbia padana che noi conosciamo tanto bene,  questa si muove in continuazione, si alza e si  abbassa, avanza verso le colline in un susseguirsi di vedo non vedo. La nebbia sa essere molto suggestiva, lo sa bene chi vive nella mia splendida città quanto può essere bello il castello avvolto nella fitta nebbia novembrina.
La signora del b&b ci chiede se vogliamo cenare, e noi siamo così stanchi che accettiamo volentieri, chi ha voglia di riprendere la moto per cercare un ristorante?! Ci va benissimo anche di cenare alle 18,00, primo perché siamo affamati e poi perché pensiamo che un buon libro sotto le coperte è una degna fine per questa lunga giornata. La cena viene servita in una deliziosa saletta stile Holly Hobbie e noi scegliamo un tavolo nell’appartata  zona conservatory guardando il panorama che va e viene dietro le tende di mamma natura con mamma pavone e il suo piccolino che passeggiano nel giardino.
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Ci svegliamo avvolti dalla nebbia che durante la notte si è infittita e compattata, così salta il programma che prevedeva l’escursione di Dursey Island con l’intento di avvistare balene e delfini.  All’ isola, abitata da qualche pastore e i loro greggi si accede tramite una funivia posta a 500 m dal nostro b&b e la cosa curiosa è che gli abitanti e i loro animali hanno la precedenza su tutti. Tutto sommato mi sembra anche giusto, non deve essere così semplice la vita di chi abita su un’isola ove l’unico collegamento col resto del mondo è una funivia che tra l’altro funziona solo alcune ore al giorno. Stando ai racconti dei nostri ospiti si diventa anche un po’ suonati, pare che alcuni di loro abbiano acquistato delle auto e pensiamo non gli sia costato poco trasportarcele oltre al fatto di cosa se ne faranno su un’isola lunga 6,5 km  e larga 1,5!!!!! Chissà se avranno un’auto anche sulla penisola, che forse sarebbe un tantino più utile… Mentre facciamo colazione decidiamo di andare a Glengarriff per vedere le foche che abitano al porto. Ritorniamo sulla R 572, questa volta abbiamo tutto il tempo che vogliamo e ogni tanto ci fermiamo per godere dei panorami e immortalarli. Glengarriff è un bel villaggio molto turistico con diversi negozi di souvenir e tanta gente che passeggia, e così passeggiamo lungo la strada principale anche noi, per poi scendere verso il Blu Pool Park e camminare sui sentieri in mezzo ai boschi tra calette e piccole lagune a ridosso dell’insenatura. Qui, oltre a prendere il traghetto per Garnish Island, c’è la possibilità di vedere una colonia di foche che si è stabilita nelle calme acque della baia e con pazienza e fortuna riusciamo a trovarle, sono lontanucce ma riusciamo lo stesso a fotografarle. Passiamo il resto della giornata in giro per la penisola e al ritorno al b&b andiamo a vedere come funziona la funivia per Dursey e a rubare qualche ultimo scatto nei dintorni.





11 commenti:

  1. Ciao Beatrice :)
    L'Irlanda dev'essere un posto fantastico, immerso nella natura!
    Da sempre immagino l'Irlanda come un'oasi di pace, ma purtroppo non ho ancora avuto occasione di andarci.
    Dev'essere stata una gran bella esperienza quella delle 4 stagioni in 12 ore eh :D
    Bel post!

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  2. Ciao cara, l'Irlanda è davvero bella, e belle sono le persone...
    L'unico neo per noi è stato quello di sceglierla dopo aver visitato la Scozia, ed essendo la Scozia fantastica e selvaggia, l'Irlanda ne ha pagato un poco lo scotto. La nostra impressione è stata che sia, una sorta di versione soft di quello che vedi nelle highland.
    Però aspetta perchè la parte più bella del viaggio deve ancora arrivare!
    L'esperienza delle 4 stagioni in moto? Lasciamo stare!!!

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  3. questo blog e' semplicemente stupendo...complimenti!

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  4. Grazie Selene, ho dato una sbirciatina veloce al tuo blog, sono stata a Miami diversi anni fa, ne ho un ricordo divertente!
    Appena ho più tempo prometto di fare qualche commento..

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  5. Ciao Beatrice, sono io che devo ringraziare te delle parole bellissime che mi hai dedicato. Mi rende felice sapere di riuscire a trasmettere queste mie emozioni e mi rende felice ancora di più incontrare persone come te che le condividono.

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    1. Sei molto gentile.
      Per me, che viaggio da tanti anni,è naturale ormai provare certi sentimenti, mi sorprenderei del contrario. E in fondo è quello che vorrei far capire ed "insegnare" agli altri in questo blog. Mi sono lanciata in questa avventura perchè mi piacerebbe diventare una personal traveller...ma quello che mi piacerebbe realizzare non è un semplice pacchetto su misura, per quello ci sono le agenzie, ma un viaggio completo per corpo e mente.

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  6. Ciao ! capito ora dal blog di Selene e Manuela :) amo anch'io viaggiare, sono stata in Irlanda e Scozia ma purtroppo il mio viaggio si è ristretto solo alle capitali, che però mi sono piaciute tantissimo.. L'Irlanda ( per quello che ho visto ) mi è entrata davvero nel cuore, l'ho trovata bella, incontaminata e come ho scritto in un mio post ( do you smile?! ) sono rimasta entusiasta della gente sorridente, dovremmo imparare da loro.
    Mi aggiungo con piacere ai tuoi lettori:) se ti va passa a trovarmi!!
    http://blogpercomunicare.blogspot.it/

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    1. Ti ringrazio, è sempre un piacere quando qualcuno decide di seguirti, dà un senso a quel che si fa!
      Passerò certamente per un thè :)

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  7. Ciao Bea, hai ancora il nome del B&B stupendo che hai trovato al "ring of beara"?
    complimenti per il tuo blog :)

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    1. Devo spulciare nei miei appunti perché la memoria al momento fa i capricci, cerco e rispondo :O)

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  8. Eccomi, google map è una meraviglia...il b&b si chiama Windy point house e questo è il suo sito che purtroppo non rende la bellezza del posto..http://www.windypointhouse.com/ se vai a vedere su TpA trovi anche la mia recensione.

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